Servizi e informazioni utili:
1. Trattamento chirurgico delle sindromi canalicolari dell’arto superiore e inferiore ,
2.Trattamento ortesico, infiltrativo e chirurgico della rizoartrosi (artrosi della base del pollice)
3.Trattamento chirurgico del morbo di Dupuytren e ortesico nel postoperatorio
4. Asportazione di neoformazioni benigne dei tessuti molli e dell’osso (lipomi, cisti, istiocitoma fibroso delle
guaine, condroma, esostosi).
5.Trattamento chirurgico delle lesioni tendinee acute e croniche
6.Chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio, chirurgia artroscopica del ginocchio
1 -Sindromi canalicolari: Cosa sono?
La sindrome canalicolare è una neuropatia ristretta a un sito anatomico preciso, dove il nervo periferico subisce una compressione. Quasi sempre il sito anatomico è formato da un “contenente” (cioè un tunnel, una cavità con delle pareti rigide) e un “contenuto” costituito dal nervo, spesso insieme a vasi e/o tendini. Se il contenente si restringe o si ispessisce oppure il contenuto aumenta di volume, si innescala la neuropatia con dolore e deficit sensitivo e/o motorio, che il più delle volte necessita di un intervento chirurgico per arrivare a risoluzione.
2 -Trattamento della rizoartrosi
Il trattamento della rizoartrosi può essere ortesico-fisioterapico, infiltrativo e chirurgico. Per il trattamento chirurgico prediligo l’artroplastica biologica, intervento che dà buoni risultati senza gravi complicanze. Colpisce più le donne, i lavoratori manuali ma presenta anche caratteristiche genetiche.
Clicca qui per approfondimenti
3 -Trattamento ortesico e chirurgico del morbo di Dupuytren.
Il morbo di Dupuytren è una malattia che colpisce preferenzialmente i maschi, dall’età di 40 anni in poi e si trasmette spesso nella linea familiare. E’ più frequente nei diabetici. Si presenta come un ispessimento cordoniforme della fascia palmare che provoca retrazione della cute e delle dita sul palmo, determinando anche gravi forme di limitazione funzionale delle dita. Negli stadi iniziali è sufficiente controllare l’andamento della malattia, mentre quando essa determina la flessione rigida del dito è necessario l’intervento chirurgico, che dà quasi sempre buoni risultati. La recidiva locale della malattia è possibile nel 30% dei casi.
4 -Asportazione di neoformazioni benigne dei tessuti molli e dell’osso.
Numerosi tumori benigni necessitano di una exeresi chirurgica per avere una risoluzione rapida e definitiva. Qualsiasi neoformazione compaia sulla mano o in altri distretti corporei, con caratteristiche di accrescimento più o meno veloce, deve essere fatta valutare da uno specialista, anche se non dà sintomi o non interferisce con l’uso quotidiano della mano.
5 -Trattamento chirurgico delle lesioni tendinee subacute e croniche
Esistono molte tipologie di lesione tendinea, sia traumatica che non traumatica, tra cui le lesioni della cuffia dei rotatori e varie lesioni tendinee alla mano. Una lesione frequente non traumatica è il distacco dell’estensore lungo del 1° dito al polso, che necessita di un intervento di trasposizione tendinea. Tali lesioni necessitano spesso di un intervento chirurgico, seguito da fisiokinesiterapia adeguata e trattamento con splint.
6 -La terapia infiltrativa e gestione dell’osteoporosi
La terapia infiltrativa articolare e peritendinea trova oggi ancora molte applicazioni, sia con cortisonici sia con acido ialuronico. Il cortisone ha una potente azione antiinfiammatoria e con le giuste dosi si può usare con efficacia. L’acido ialuronico è un nutriente e lubrificante delle articolazioni e dei tendini, ed è molto usato nel trattamento terapeutico e profilattico delle patologie artrosiche e degenerative. Nessuna terapia ortopedica nell’adulto può prescindere dal problema “osteoporosi”, riduzione della massa ossea che colpisce la maggior parte delle donne in menopausa, ma anche larghe fasce di popolazione in modo sorprendente: l’invecchiamento della popolazione, la vita sedentaria, l’esposizione ai computer più che al sole, l’alimentazione spesso scorretta provocano carenze alimentari e osteopenia.